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Relazione del progetto "Lasciate che i bambini vengano a me"

Ultimo aggiornamento: 06/06/2014 18:29

“Lasciate che i bambini vengano a me” è un progetto che nasce dalle interessanti sollecitazioni ricevute dall’ufficio catechistico diocesano relative al progetto “Little Angeles”. Nello specifico la parrocchia di Prata di Pordenone ha accolto e reinterpretato la proposta riadattandola al proprio contesto parrocchiale.

In questi anni a Prata è nata una contrastata ma altrettanto stimolante discussione riguardo al coinvolgimento dei più piccoli e delle famiglie più giovani alle celebrazioni eucaristiche.

Ciò che spinge il gruppo dei catechisti e alcune mamme alla realizzazione di questo progetto è :

_il desiderio di partecipazione
_ desiderio di trasmettere ai propri bambini una fede non nozionistica e fatta di obblighi e divieti ma una fede che scaturisce dall’amore per Gesù. Il bambino di 0-6 anni possiede una propria religiosità che sarà la base delle scelte che compirà da
adulto.
_l’esigenza di dare risposte ad una realtà che chiede a gran voce di essere accolta e reinterpretata. Le celebrazioni vuote di bambini sono una supplica accorata che ci pone seri interrogativi che vanno al di là di abitudini consolidate e personalismi.

La proposta è indirizzata in particola ai bambini dai 0 ai 7 anni, i bambini per i quali non è prevista la partecipazione al catechismo, in continuità con il progetto di accoglienza dei nuovi battezzati.

In particolare è stato ricavato uno spazio (non un angolo in quanto la parola stessa angolo definisce un luogo più isolato e nell’immaginario collettivo andare all’angolo significa andare in “castigo”) riservato ai bambini a metà navata accanto al Battistero. Il luogo di per sé è molto significativo. L’idea è quella di creare uno spazio aperto, fruibile dai bambini e dai loro genitori in particolare durante le celebrazioni eucaristiche.

E’ dotato di:

_ un pannello esplicativo che espone nel dettaglio le possibilità che la proposta offre, di modo che possa essere usufruito anche in momenti esterni alle celebrazioni, anche da bambini provenienti da altre realtà e senza necessità di spiegazioni orali.
_un grande tappeto che invita i bambini in una dimensione molto vicina a loro, il sedersi a terra per leggere e colorare risponde anche a un esigenza motoria specifica dei bambini così piccoli.
_una modesta libreria con libri cartonati e albi illustrati, che viene possibilmente aggiornata in base al periodo liturgico di riferimento.
_disegni a tema da colorare. Ad esempio l’8 dicembre prevedeva l’immagine dell’Annunciazione, domenica 12 gennaio in occasione dei Battesimi è stata proposta una catechesi esperienziale. I bambini potevano colorare alcuni disegni raffigurati 4 segni del battesimo (la croce sulla fronte, la candela, la veste e l’acqua) e in un secondo momento seguendo da vicino, con i propri genitori, il battesimo di due neonati, avevano la possibilità di seguire il rito con maggiore attenzione facendo riferimento al proprio disegno. È stato molto interessante, i bambini presenti hanno appreso più in quei 10 minuti di catechesi esperienziale che in ore di nozionismo. _fogli bianchi che i bambini possono riempire con immagini personali.
_un porta listini che raccoglie le grafiche libere dei bambini. Un modo ordinato e semplice che non crea confusione visiva in Chiesa.
_un barattolo di colori e matite
_una panca che i bambini possono utilizzare come banco d’appoggio per disegnare o colorare.
_una panca per i genitori che possono in questo modo essere vicini ai loro bambini in caso di necessità.
_Messalini della domenica che permettono ai bambini più grandi di seguire la Parola con maggior attenzione a ai bambini più piccoli di partecipare all’ascolto della Parola supportati dalle immagini di riferimento. Inoltre visto che sono stampati in bianco e nero possono essere colorati sempre dai bambini più piccoli.

I bambini più grandi possono avere a disposizione appunto il Messalino adatto a loro che ripropone le letture della domenica di riferimento semplificate e corredate di immagini ed infine una proposta operativa concreta.

Tutti i bambini inoltre sono invitati sull’altare al momento della preghiera del Padre Nostro e poi sono esortati a portare il segno della pace a tutta la comunità. E’ un momento che i bambini oramai attendono, si sentono invitati e chiamati a compiere un servizio speciale e unico. Inoltre risponde sempre all’esigenza motoria e tattile propria di quest’età.

CONSIDERAZIONI varie

_In generale la proposta è stata positiva in particolare durante il periodo d’Avvento la partecipazione è stata strabiliante.
_trovare delle mamme che diano la disponibilità anche ciclicamente di prendersi cura dello spazio
_questo luogo dovrebbe essere fisso e accessibile sempre
_osservare i bambini e i loro genitori durante la celebrazione per poter apportare modifiche migliorative
_ ci sono state molte difficoltà a scardinare un tipo di cultura legata all’idea che i bambini disturbano in Chiesa, che i bambini sono sempre andati a Messa per cui non occorre premurarsi così.
_sarebbe importante coinvolgere maggiormente le famiglie illustrando le potenzialità di questa proposta. In questo modo il genitore si sentirebbe investito di quel ruolo di primo educatore alla fede.
_pensare ad uno spazio magari nel confessionale riservato ai bambini piccolissimi(0-3) munito di libri morbidi e tattili, fasciatoio e poltrona per allattare e di schermo dal quale sarebbe possibile seguire la Messa. Le famiglie con bambini così piccoli non partecipano alle celebrazioni perché si sentono giudicate a causa dei “comportamenti” dei loro pargoli e alle difficoltà di gestione.

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