4 MAGGIO - FRA STORIA E LEGGENDA
C’era una volta un ‘vecio servitor’ che
nell’imbrunire di una fredda giornata d’inverno, se ne stava tornando
verso casa, a piedi. Era stanco e infreddolito e temeva di non riuscire a
giungere a destinazione. Ad un tratto vede lungo la strada, un
capitello, era il Capitello di Sugnano. Si ferma per pregare, affinchè
la Madonna gli desse la forza di arrivare fino a casa. Proprio in quel
momento vede sbucare da dietro il capitello una ‘cazera’, con in mano
una scodella di minestra fumante e
gliela porge. Il vecchio la prende fra le mani e la guarda, pieno di
stupore e meraviglia. Poi si volge verso quella donna per
ringraziarla... ma quella donna non c’era più. Così rifocillato,
quell’uomo riuscì ad arrivare fino a casa e raccontare questa storia che
è così giunta fino a noi.
Questa storia ha ispirato lo scultore
Emilio Verziagi, amico da molti anni della comunità di Rondover. Ha così
realizzato una statua che raffigura una ‘cazera’ con una scodella in
mano, che è stata posta di lato al Capitello di Sugnano, sito in Via
Prata nel Comune di Porcia, nei pressi di Rondover.
Ogni anno il 4
Maggio, giorno di S. Floriano a cui è dedicato il Capitello di Sugnano,
la comunità di Rondover fa memoria di questo evento. Dopo la recita del
Rosario, offre a tutti i presenti un piatto di minestra. Così facendo
vuole ricordare che ognuno di noi è chiamato a donare qualcosa di sé a
chi si trova in difficoltà nel cammino della vita. Possiamo dare il
nostro ascolto, un sorriso, un saluto, la nostra compagnia, la nostra
comprensione, la nostra solidarietà.....
Tutti abbiamo qualcosa da offrire per riempire la nostra ‘scodella’.
Lucia Maccan ‘57